venerdì 1 luglio 2011

FIRENZE: NON TUTTI SANNO CHE...


Ogni venerdì tante nuove curiosità sulla città di Firenze


Piazza della Passera: di Lemuele Burton


Cito da un comunicato dell'ufficio stampa di Palazzo Vecchio:
FIRENZE: PIAZZA DELLA PASSERA SI CHIAMERÀ COSÌ ANCHE UFFICIALMENTE
Lo ha deciso la commissione toponomastica che Piazza della Passera ora è ufficialmente un toponimo del Comune di Firenze. La commissione toponomastica, riunita stamani alla presenza dell'assessore Eugenio Giani, ha dato il via libera (12 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti) alla nuova denominazione della piazza che sta all'intersezione fra va dello Sprone e via dei Vellutini e che era identificata come Canto ai Quattro Leoni.
"Ho voluto che fosse inserito all'ordine del giorno della commissione - ha spiegato l'assessore Giani - questa questione che da anni, faceva discutere. Di fatto, ma non ufficialmente, per tutti i fiorentini questo luogo dell'Oltrarno era noto proprio come Piazza della Passera...".


Quel piccolo, caratteristico angolo di Firenze, che si apre nei pressi di Palazzo Pitti, ornato anche da una gran bella fontana, è stato per secoli chiamato Piazza della Passera da tutti i fiorentini, senza tuttavia aver mai avuto l'onore di assurgere nella toponomastica ufficiale, almeno fino ad adesso.
Forse perché quel nome, da sussurrarsi tra amici con aria di complicità, suscitava sensazioni pruriginose, tanto che, si dice, abbia preso il nome dall'abitudine di Cosimo I di sollazzarsi, frequentando i bordelli della zona.

Piazza della Passera, però veniva così chiamata già secoli prima dei Medici; la sua è una storia ben più antica, più nobile, e anche più poetica, sebbene in senso tragico. Vediamo quindi, attingendo tra storia e leggenda alle lezioni di Piero Bargellini, qual è l'origine più probabile del toponimo.

Correva l'anno 1348 e Firenze da pochi anni si era liberata dal giogo del tiranno Gualtieri di Brenne, detto il Duca d'Atene. Qualcuno di voi non sa chi fosse? Nessuno, spero. Però per sicurezza ne faremo argomento di una prossima chiacchierata.

Bene in quel rione popolare di Firenze, prossimo alla zona di Santo Spirito, risiedevano all'epoca buona parte dei “Giudei” fiorentini, questo molto prima che fosse costruito il ghetto che occupò nel 1600 una larga fetta della zona del Mercato Vecchio, ora Piazza della Repubblica.
Essi animavano la zona con i loro mercati, tanto che ancora oggi dai nomi delle strade possiamo dedurne l'attività medioevale.

Via dello Sprone, che dà appunto origine a piazza della Passera, si chiamava allora Via della Tromba, proprio dagli strumenti usati dai mercanti per attirare i potenziali clienti, e lì si incrociano anche Via de' Ramaglianti, venditori e riparatori di oggetti in rame, Via de' Velluti e via de' Vellutini, riferiti chiaramente ai venditori di tessuti. I ragazzini all'epoca amavano giocare per strada ed erano vivaci e spensierati come quelli di adesso, ma, come quelli di adesso sapevano essere dolcissimi verso gli animali in difficoltà. Trovarono un giorno in quel luogo una passerottina stremata e morente, e generosamente, aiutati anche dagli abitanti del rione, tentarono di salvarla. 
La passera morì, ma non fu per la fame, o per la sassata di qualche piccolo monello. Morì di peste che da lì si propagò per tutta la città diventando una delle epidemie più devastanti del medioevo fiorentino, descritta anche da Messer Giovanni Boccaccio nel Decamerone, causando 40.000 morti su 96.000 che erano allora gli abitanti della città.

LA LAPIDE DI PIAZZA DELLA PASSERA 
La bella lapide che potete ammirare nelle immagini di questa pagina, fu realizzata qualche anno fa da un grande fiorentino, cantante, poeta e colto studioso di musica: Riccardo Marasco, che insieme ad alcuni bravi artigiani della zona la pose sulla piazza nel corso di un memorabile concerto. 

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